Quanto costa una casa più efficiente nelle maggiori città d’Italia?

Un’analisi condotta dal Corriere della Sera sugli aspetti che maggiormente incidono sul prezzo di una casa pone al primo posto l’efficienza energetica. I risultati evidenziano che solo un quarto degli italiani non sarebbe disposto a riconoscere un sovrapprezzo, mentre più del 42% pagherebbe dal 2 al 10% in più, il 28,6% tra il 10 e il 20% e il 4% arriverebbe anche a spendere oltre il 20%.

Ma quanto costa cambiare la casa in cui si vive con una capace di rispondere a queste nuove esigenze? Ecco quanto è necessario investire, ipotizzando la vendita di un’abitazione di 80 metri quadrati e l’acquisizione di una di 110 metri quadri e più green, nella stessa zona, la cui differenza viene finanziata con un mutuo fisso a 20 o 30 anni, secondo l’indagine firmata da Gino Pagliuca.

Nella capitale, la zona più costosa per un’operazione di questo tipo è Campo Marzio. Qui, i prezzi sono elevati e per il cambio bisogna considerare, dopo la vendita del proprio immobile, una spesa aggiuntiva di 371.000 euro, che corrisponde a un mutuo con una rata di circa 1.723 euro in 20 anni. Ma basta spostarsi poco più in là, pur rimanendo in una zona prestigiosa, per vedere scendere di anche 500-600 euro la rata mensile del mutuo necessario: parliamo per esempio di zone come i Parioli o Prati.

A Milano la differenza è minore: rivendendo la propria abitazione, infatti, la somma da finanziare nelle zone più centrali va dai 275.000 ai 327.000, del quartiere Duomo.

In altre città d’Italia l’investimento necessario non è così eccessivo: a Napoli, per esempio, si spendono al massimo 218.000 euro, che si finanziano a 20 anni con poco più di mille euro al mese. A Genova si spendono invece 188.000 euro, mentre nel Centro Storico di Firenze si parla di 182.000, per poi passare a Bologna, dove, in zona centro, si scende a 162.000, per finire a Palermo, dove sono invece necessari 159.000 euro.

Quello a cui stiamo assistendo è molto di più di un cambiamento del mercato immobiliare, bensì, una vera e propria mutazione del rapporto che le persone intrattengono con la propria abitazione. Infatti, la pandemia e il lockdown hanno impattato sulla vita di ognuno anche in relazione alla casa, spingendo verso una maggiore cura degli spazi e creando nuove esigenze come la versatilità degli ambienti, la funzionalità degli impianti di illuminazione, riscaldamento e condizionamento con estrema attenzione alle tecnologie sostenibili.

Sono proprio questi bisogni domestici ad aver messo in moto il settore real estate, che ha dimostrato, in quest’ultimo anno, grande resilienza. In particolar modo, a crescere e a far decollare le quotazioni immobiliari è la domanda di case ad alta efficienza energetica. Se è vero che lo stock abitativo italiano è formato per la stragrande maggioranza da strutture datate e poco efficienti, è altrettanto vero che, in questo scenario, chi sta valutando una vendita, dovrebbe, approfittando delle agevolazioni fiscali, considerare di investire in una ristrutturazione in chiave sostenibile. In questo modo si potrebbe non solo rispondere alle richieste del mercato, ma anche accorciare i tempi di vendita e maggiorare il prezzo. Se sei interessato a vendere la tua proprietà per cercare una nuova casa, scopri UniCredit RE Services e tutti i servizi utili alla compravendita.