Come ogni anno, l’appuntamento con il The Wealth Report ci presenta alcune sorprese e alcune conferme. Il documento, compilato dalla Knight Frank Research, analizza e tenta di prevedere i trend dell’economia mondiale legati in particolare al settore immobiliare del lusso. Il periodo storico non è dei più semplici, ma gli sviluppi dei mercati mondiali mostrano che gli investimenti in questo ambito sono in genere ancora molto convenienti.
L’indice di riferimento di questo settore è il PIRI: il Knight Frank Prime International Residential Index. Questo indice registra ogni anno i cambiamenti nel valore dei 100 maggiori mercati mondiali del lusso in ambito residenziale. Il The Wealth Report mostra chiaramente come la crescita in quest’ambito sia rallentata fino al +1,3% nel 2018 – nel 2017 era del +2,1% – e come questo sia l’incremento più basso dal 2012.
Dal report emerge però anche un dato positivo: se nel 2017 erano 65 le location ad avere valori statici o in crescita, questo numero ora si è abbondantemente alzato. Lo scorso anno sono state 75 infatti le aree o le città in cui si è registrata stabilità o comunque una crescita nell’ambito dell’immobiliare di lusso.
Se l’Europa continua ad avere buone performance, in termini di aumento di valore, le città cinesi invece continuano la loro discesa, seguite da zone chiave come New York, Londra o Ginevra. Dall’altra parte diverse città sudamericane o turche vedono importanti rialzi nei prezzi degli immobili di lusso. Al top della classifica però c’è Manila, capitale delle Filippine, che registra una crescita nei valori dell’11,1%, aiutata dalla sua economia in forte sviluppo e dalla mancanza di offerta.
La situazione in Italia
In Italia la situazione riflette l’andamento generale mondiale: alcune città sono in leggera crescita, altre in leggero calo, solo per alcune invece i prezzi degli immobili di pregio sono sostanzialmente stabili. A metà della classifica globale troviamo infatti Venezia, con un incremento nei valori del 1,5%, subito sotto ci sono Firenze (+1%) e Lucca (+0,5%). Più in basso si trovano invece il Lago di Como, Roma, Milano e la Sardegna, con prezzi che non rilevano praticamente variazioni, mentre l’Umbria lo scorso anno ha registrato un calo del 2,5%.
Venezia, Firenze e Lucca
L’interesse degli investitori stranieri verso il Belpaese continua verso le città più importanti d’Italia: non solo quelle dall’economia più florida, ma soprattutto quelle dallo spiccato pregio turistico e culturale. Non stupisce quindi che siano Venezia e Firenze le prime due città italiane nella classifica di Knight Frank, visto il particolare contesto paesaggistico pieno di attrattive turistiche che le caratterizza e le rende famose nel mondo.
Lucca, invece, terza italiana per incremento di valore degli immobili di lusso, è quasi un’outsider, soprattutto se si considera che le altre città presenti nella lista sono Roma e Milano, che registrano una crescita inferiore (+0,3% e +0,2% rispettivamente).
La spiegazione di questa sorta di anomalia risiede certamente in più fattori:
– l’area in cui sorge Lucca è collinare e molto interessante da un punto di vista paesaggistico;
– la città sorge vicina alla costa, ma anche a Firenze e Pisa, ai loro aeroporti e agli impianti sciistici dell’Abetone;
– Lucca e il suo centro sono di dimensioni ridotte, permettendo così una qualità di vita molto più alta di città più grandi come Milano o la capitale;
– un ultimo punto a favore di questo centro è la grande quantità di eventi che vengono organizzati ogni anno e che attirano sempre un gran numero di turisti. Un esempio è certamente il Lucca Comics, ma ancora più attraente per gli stranieri in visita è il Lucca Summer Music Festival. Questo evento porta in città artisti internazionali: quest’anno ad esempio vedrà sul palco artisti del calibro di Ennio Morricone, Elton John, i Take That e Sting.
Ma chi sceglie di stabilirsi a Lucca? Le statistiche dimostrano che per la maggior parte si tratta di nordeuropei (belgi, olandesi, russi e tedeschi), anche se non mancano arabi ed asiatici.
La Toscana è comunque un polo di attrazione non solo per le sue città. Importanti sono anche le zone di produzione di vini pregiati e molto noti come il Brunello di Montalcino. E se Forte dei Marmi soffre un leggero calo di interesse, va molto bene invece l’Isola d’Elba, favorita in particolare dai prezzi bassi.
Lago di Como, Roma e Milano
Subito sotto la città toscana, è la zona del Lago di Como ad affascinare gli investitori stranieri. Oltre alle attrattive turistiche e paesaggistiche del lago, è probabilmente anche la presenza di VIP del calibro di George Clooney a fare da richiamo.
In città come Milano la posizione ha un’importanza fondamentale per gli investitori stranieri, con in testa zone come il Quadrilatero della Moda o Brera. Un altro punto molto importante sono poi i servizi disponibili per l’immobile, che infatti rendono il comfort abitativo uno degli aspetti basilari per una clientela sempre più esigente.
Roma è un altro mercato di riferimento per quanto riguarda l’immobiliare di lusso. Il fascino della capitale non si è estinto presso i compratori stranieri. Se quartieri come i Parioli, Prati e Balduina interessano maggiormente investitori provenienti da Russia, Cina e Paesi Arabi, il centro storico è invece ancora appannaggio per la maggior parte di europei e americani. In questa città sono inoltre in fase di sviluppo molti progetti di condomini residenziali di alto livello, che stanno già attirando l’attenzione di compratori da ogni parte del mondo, dalla Cina agli Stati Uniti d’America.
Il futuro
Dalle stesse parole di Bill Thomson, presidente di Knight Frank Italian Network, il trend è positivo per quanto riguarda l’interesse straniero verso il mercato immobiliare del lusso italiano. Paradossalmente, è proprio la mancanza di un’offerta adeguata a rendere più difficile la crescita di questo settore.
L’attrattiva dell’Italia e delle sue eccellenze non è calata per l’investitore dall’estero, ancora affascinato dalla nostra cultura, dallo stile di vita e dall’enogastronomia. In questo senso si confermano infatti le altre rilevazioni, che fanno notare come anche certe zone di campagna siano diventate più interessanti per i compratori stranieri, alla ricerca di proprietà con annessi terreni da coltivare, principalmente ad uva e olive.
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