Il mercato immobiliare è in ripresa e le piccole e medie città italiane mostrano segnali più positivi rispetto a quelli dei grandi centri urbani. Il 1° Osservatorio Immobiliare 2016 di Nomisma ha preso in esame 13 città di medie dimensioni e ha riscontrato un generale aumento di scambi, la riduzione degli sconti praticati sui prezzi richiesti e lo stabilizzarsi dei tempi necessari alla vendita.
Tra le città “intermedie” dove il rialzo è stato maggiore c’è Ancona. Le compravendite residenziali sono aumentare del 20,3% e i prezzi continuano a calare, -1,1% sul nuovo e -2,6 sull’usato, toccando i minimi storici.
Tra gli ultimi progetti di riqualificazione urbana del capoluogo marchigiano c’è quello dell’ex Mattatoio nel quartiere Vallemiano, a sud della città. L’idea prevede l’acquisto da parte di un privato di due delle “casette” presenti, la costruzione di una piazza al posto dell’area oggi usata per posteggiare le auto e un parcheggio sotterraneo di 2 piani a scopi commerciali. Altri 450mila euro di contributi verranno stanziati per la costruzione di un supermercato al posto della ex Monopoli di Stato. Anche se dal Comitato Cittadini del quartiere Vallemiano arriva la richiesta di utilizzare tale somma per il quartiere, magari per la creazione di un nuovo centro sociale polifunzionale, con aree verdi per bambini e servizi per anziani.
Il mercato dei box e garage attraversa una fase di stallo. I prezzi scendono del 2,3% e le compravendite diminuiscono più in centro (-2,9%) che in periferia (-1,9%). Nel settore degli uffici di Ancona c’è discontinuità e le quotazioni sono calate del 3% nel 2015, ma si accorciano i tempi di vendita e il divario tra prezzo richiesto e prezzo effettivo si assesta al 21%. Le vendite di locali commerciali diminuiscono, la discesa dei prezzi diminuisce dal -4,7% del 2013 al -3,3% del 2015. Lo sconto medio praticato sul prezzo di vendita cala al 17% e anche i tempi di vendita di riducono a 11 mesi. Vanno bene i capannoni industriali, il numero di contratti conclusi è raddoppiato rispetto al 2015. Il crollo dei prezzi rallenta, fermandosi al -2,7% per i capannoni nuovi e al -3,5% per quelli usati.
Le previsioni per il 2016 evidenziano una situazione in continuità con quella dell’anno scorso anche se il mercato è ancora però troppo debole per creare aspettative su un aumento di prezzi.